La notizia è di pochi giorni fa. Alcune immagini satellitari, attribuibili alla società aerospaziale californiana Planet Labs, mostrerebbero un enorme impianto per la fusione nucleare tra le montagne del Mianyana, nel sud-ovest della Cina.
La tecnologia che caratterizza l’impianto è quella della fusione a confinamento inerziale (ICF) di cui, ad oggi, la statunitense National Ignition Facility (NIF) è leader mondiale presso il Lawrence Livermore National Laboratory.
La fusione a confinamento inerziale è un processo in cui l’innesco delle reazioni di fusione nucleare (ignizione) avviene per riscaldamento e compressione di un combustibile, costituito spesso da una mistura di deuterio e trizio, tipicamente nella forma di micro-sferula solida.
L’energia per comprimere e riscaldare il combustibile viene somministrata allo strato esterno del bersaglio usando raggi di luce laser, elettroni o ioni.
I laser “bombardano” il bersaglio formando un plasma, fondendo atomi di luce in atomi più pesanti per produrre energia.
In base alle immagini satellitari si nota come l’impianto cinese sia più grande del Lawrence Livermore National Laboratory, con una baia sperimentale più grande del 50%.
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I quattro bracci laser che convergono verso una camera centrale sono simili al NIF, ma molto più “ambiziosi”. Per la Cina lo sviluppo del sito e di questa tecnologia rappresenterebbe un’opportunità per progredire in due settori chiave, quello energetico e militare.
Nel 2020, l’analista della CNA Corporation americana, Decker Eveleth, aveva già osservato questa struttura classificandola nei suoi documenti come “un impianto di fusione laser”.
I lavori all’epoca erano ancora agli albori ma dopo la revoca alle restrizioni dovute dal Covid c’è stata un’evidente accelerazione.
Secondo Eveleth “i quattro bracci giganti mostrati nell’immagine satellitare sono “baie” che saranno in grado di sparare laser contro l’alta torre centrale, che ospita una camera bersaglio contenente isotopi di idrogeno”.
Nel 2022, il NIF ha raggiunto una pietra miliare nell’energia da fusione, ottenendo una reazione di fusione nucleare con un guadagno netto di energia, sebbene non siano stati considerati i costi energetici per alimentare i laser.
Tuttavia, l’impianto di Mianyang potrebbe ora mettere la Cina in testa in questo campo.
Melanie Windridge, CEO dell’organizzazione di monitoraggio del settore Fusion Energy Insights, ha osservato: “Dimostra che sono seri riguardo alla fusione. Sono decisi, si muovono rapidamente e portano a termine le cose”.
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