lunedì, Ottobre 20, 2025

Al via il progetto EAGLES per reattori di IV generazione

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Con la firma dell’accordo con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) ha ufficialmente inizio il progetto internazionale EAGLES, finalizzato allo sviluppo in Europa, entro il 2039, di un reattore di IV generazione raffreddato a piombo. Istituito a giugno, il consorzio è composto da ENEA e Ansaldo Nucleare per l’Italia, RATEN per la Romania e SCK CEN per il Belgio.

Per la prima volta, enti regolatori nazionali collaboreranno per allineare standard di sicurezza e aspettative normative, ridurre i tempi di autorizzazione e accelerare la realizzazione in sicurezza e su scala globale.

L’iniziativa rappresenta non solo il primo progetto pilota selezionato all’interno della Nuclear Harmonization and Standardization Initiative (NHSI) della IAEA, ma anche un passo fondamentale verso l’armonizzazione delle normative internazionali sulla sicurezza nucleare.

Per qualificare e validare le soluzioni tecnologiche innovative e ingegneristiche che saranno sviluppate nell’ambito del Consorzio, saranno realizzati due prototipi dimostrativi: il primo, LEANDREA, verrà costruito a Mol, in Belgio, per i test sul combustibile e i materiali avanzati; il secondo, ALFRED, sorgerà a Pitesti, in Romania, e servirà a qualificare l’intero progetto, incluse le applicazioni energetiche diverse dall’elettricità, per la successiva commercializzazione.

Il reattore EAGLES-300

E’ un reattore modulare di piccola taglia dalla capacità di circa 350 MWe ideato per ridurre tempi di costruzione e contenere i costi di investimento. Grazie alla sua versatilità, potrà essere impiegato non solo nel settore elettrico ma anche  in ambiti alternativi come la produzione di calore industriale e la generazione di idrogeno.

I sistemi di sicurezza passivi, che operano senza intervento umano o alimentazione elettrica, e il raffreddamento a piombo, che conferisce robustezza e semplificazione di progetto, garantiranno al reattore elevatissimi standard di sicurezza.

EAGLES-300 utilizzerà inoltre il MOX (Mixed Oxide Fuel), una miscela di ossidi che comprenderà anche materiali riciclati e il combustibile esausto delle centrali della generazione precedente, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti radioattivi e utilizzare in modo più efficiente le risorse, incrementandone la sostenibilità rispetto ai reattori tradizionali.

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