A Iperó, nello Stato di San Paolo in Brasile, sono iniziati i lavori per la costruzione del reattore multiuso brasiliano (RMB – Reator Multipropósito Brasileiro) da 30 MWt che, una volta terminato, farà parte del più grande centro di ricerca brasiliano sulle tecnologie nucleari.
Il reattore RMB sorgerà infatti accanto al Centro Sperimentale di Aramar, dove è già installato il prototipo del sottomarino nucleare brasiliano.
Oltre al reattore e a tutte le infrastrutture necessarie, il progetto prevede laboratori per lo studio della fusione nucleare, acceleratori di particelle, laser ad alta potenza e strutture per lo sviluppo e la produzione di radiofarmaci.
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Il costo complessivo stimato si attesta intorno ai 500 milioni di dollari, con una tempistica di costruzione prevista di cinque anni.
Il Ministro brasiliano della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione Luciana Barbosa de Oliveira Santos, presente all’inaugurazione dei lavori, ha commentato: “Avremo uno dei più importanti centri di ricerca per le applicazioni della tecnologia nucleare a beneficio della società, e questo è motivo di orgoglio per tutti noi“.
Il RMB garantirà l’autosufficienza del Brasile nella produzione di molibdeno-99, fondamentale per la diagnostica medica, e permetterà la produzione di altri radioisotopi.
Inoltre, sosterrà lo sviluppo di combustibili nucleari e di materiali utilizzati nei reattori, consentendo la qualificazione dei combustibili per la propulsione nucleare, per i reattori, le centrali nucleari e per le nuove tecnologie, come i piccoli reattori modulari (SMR).
Nel campo della ricerca scientifica, il RMB offrirà la possibilità di utilizzare fasci di neutroni per diverse applicazioni, come l’analisi avanzata dell’attivazione neutronica, lo sviluppo di nuovi materiali e studi in nanotecnologia e biologia strutturale.
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