Nel 2025 Il settore dell’energia nucleare è destinato a subire diverse trasformazioni a fronte di sviluppi chiave che rimodelleranno, inevitabilmente, il panorama energetico globale. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA – International Energy Agency), si prevede che la produzione globale di energia nucleare crescerà di quasi il 3% all’anno fino al 2026, raggiungendo quest’anno un nuovo massimo storico. Ciò è determinato da: l’aumento della produzione da parte della Francia, il riavvio di diversi impianti in Giappone; l’attivazione di nuovi reattori in mercati quali: Cina, India, Corea del Sud ed Europa. Ne consegue che, nei prossimi anni, si prevede che altri 29 GW di capacità nucleare entreranno in funzione in tutto il mondo.
Anno 2025: i principali sviluppi dell’energia nucleare e impatti
Di seguito vediamo cosa attenderci nel corso del 2025.
Small Modular Reactor (SMR) – Il settore dei SMR vanta oltre 80 diversi progetti, tra cui spicca VOYGR di NuScale che è caratterizzato da moduli da 77 MW ed è certificato dall’NRC statunitense. Segnaliamo in termini di altri concorrenti di rilievo impegnati a offrire soluzioni economicamente vantaggiose: BWRX-300 di GE Hitachi, Rolls-Royce e AP300 di Westinghouse. Senza dimenticare le innovazioni di aziende quali: Holtec, il progetto cinese HTR-PM, i reattori a metallo liquido di Oklo, i reattori a sali fusi di Seaborg e la serie RITM della Russia.
È doveroso evidenziare che, mentre lo sviluppo prosegue, le sfide legate alla licenza e alla distribuzione degli SMR continuano a persistere. Inoltre, sebbene esistano progetti pilota operativi – quali l’impianto galleggiante della Russia e l’HTR-PM della Cina -l’adozione commerciale su larga scala è ancora in ritardo.
Gli sforzi di ricerca e sviluppo, attualmente in corso, stanno migliorando la sicurezza, riducendo i costi e identificando nuove applicazioni per queste tecnologie. Inoltre, gli SMR prodotti da NuScale, GE Hitachi, Rolls-Royce e Rosatom – alcuni dei principali attori del settore – rappresentano un’opportunità significativa per la decarbonizzazione, grazie sia alla loro capacità di essere distribuiti in località remote o in contesti industriali sia alla loro integrazione con i sistemi di energia rinnovabile. Ancora, l’emergere di più progetti pilota richiederà l’evoluzione dei quadri normativi e un aumento dei finanziamenti. Purtroppo, la percezione pubblica, gli ostacoli regolatori e le sfide della catena di approvvigionamento costituiscono barriere significative per un’adozione diffusa degli SMR.
Data center e intelligenza artificiale (IA): il ruolo dell’energia nucleare – La rapida espansione dei data center e dell’IA sta portando a una rivalutazione dell’energia nucleare come soluzione praticabile per soddisfare la crescente domanda di elettricità. Di fatto, gli SMR si stanno affermando come candidati ideali grazie alla loro scalabilità, alle eccellenti caratteristiche di sicurezza e alla capacità di fornire energia affidabile e a zero emissioni di carbonio. Inoltre, aziende come NuScale, Oklo e Rolls-Royce stanno sviluppando soluzioni su misura per questo mercato in crescita. Ancora, le Big Tech hanno già stretto accordi con i vari player del settore per supportare questa transizione e, precisamente: Amazon con Dominion Energy e X-energy per 5 GW, Google con Kairos Power per 500 MW, Microsoft è in trattative per riattivare il sito di Three Mile Island, mentre Meta mira a raggiungere i 4 GW e Switch collabora con Oklo per garantire un’alimentazione elettrica continua.
I primi SMR operativi dedicati ai data center di Deep Fission o di Endeavour (con i loro innovativi progetti sotterranei) potrebbero entrare in funzione nel corso del 2025. Inoltre, si prevede che assisteremo alla definizione di nuovi quadri normativi per supportare l’inclusione dell’energia nucleare nel settore tecnologico oltre allo sviluppo di nuovi modelli finanziari per facilitare la transizione. Ancora, sarà necessaria una fattiva collaborazione tra i vari stakeholder – i.e. aziende tecnologiche, sviluppatori nucleari e governi -per superare le sfide della percezione pubblica e le preoccupazioni sulla sicurezza.
Non bisogna dimenticare che la crescente domanda di soluzioni energetiche sostenibili amplificherà l’importanza dell’energia nucleare nel raggiungimento della neutralità carbonica. Tuttavia, permangono da superare gli ostacoli in termini di resistenza pubblica, costi elevati e gestione dei rifiuti. Pertanto, sarà interessante vedere se, entro la fine di quest’anno, l’energia nucleare si affermerà saldamente come un attore chiave nelle esigenze energetiche dell’era digitale.
Finanziamenti per il futuro dell’energia nucleare – Durante la New York Climate Week del 2024, ben 14 grandi banche globali – tra cui Bank of America e Morgan Stanley – si sono impegnate a sostenere l’energia nucleare, in linea con l’obiettivo della COP28 di triplicare la capacità nucleare entro il 2050. Tale impegno conferma il riconoscimento del potenziale dell’energia nucleare di fornire un’energia stabile e pulita di fronte alla crescente domanda da parte di settori come l’IA e i data center. Di conseguenza, il settore finanziario si sta focalizzando su meccanismi innovativi di finanziamento, quali obbligazioni verdi e modelli di condivisione del rischio, destinati a influenzare profondamente le politiche globali e a posizionare l’energia nucleare al centro delle strategie di energia pulita.
Inoltre, si ritiene che, nel 2025, emergeranno di nuovi modelli finanziari – tra cui la finanza mista – per attrarre investimenti privati.
Avanzamenti tecnologici in termini di reattori nucleari – La tecnologia dei reattori nucleari sta vivendo una rapida evoluzione, con innovazioni chiave che potrebbero influenzare significativamente il futuro della produzione di energia nucleare. Tra gli sviluppi più rilevanti ci sono i reattori a sali fusi (MSR – Molten Salt Reactor) di aziende – quali Kairos Power e Terrestrial Energy – che puntano a migliorare la sicurezza e l’efficienza e la cui commercializzazione è prevista entro la metà degli anni 2030.
È doveroso evidenziare che anche gli High-Temperature Gas Reactor (HTGR) stanno guadagnando attenzione, basti pensare all’azienda cinese HTR-PM che è già operativa in tal senso e all’americana X-energy impegnata in tecnologie simili. I reattori veloci – tra cui il Natrium di TerraPower – esplorano il potenziale per un’energia nucleare sostenibile, grazie a sistemi di sicurezza passivi e alla costruzione modulare che migliorano gli aspetti sia di sicurezza sia di economia.
È importante sottolineare che questi reattori avanzati non solo generano elettricità, ma forniscono anche calore industriale, contribuendo agli sforzi di decarbonizzazione, oltre integrarsi perfettamente con le energie rinnovabili per una produzione energetica stabile. Inoltre, esistono alcuni progetti che si concentrano sulla gestione dei rifiuti nucleari.
Si prevede che, entro la fine del 2025, l’iter normativo per l’approvazione di questi reattori innovativi possa avanzare ulteriormente e rendere possibili sperimentazioni commerciali in ambito industriale. Inoltre, con l’aumento degli investimenti in queste tecnologie, aumenteranno i progetti pilota per dimostrare applicazioni pratiche, con diversi paesi pronti ad avviare o ad espandere i loro programmi nucleari. Tuttavia, l’integrazione completa di questi reattori nel mix energetico globale richiederà di superare sfide esistenti e di essere in grado di districarsi in complessi scenari normativi.
Progressi nella tecnologia riferita al combustibile nucleare –Entro il 2025, assisteremo a dei progressi significativi in termini di tecnologia riferita al combustibile nucleare. I combustibili ATF (Accident Tolerant Fuels), che offrono caratteristiche di sicurezza migliorate, sono destinati a entrare nelle sperimentazioni commerciali, segnando un importante passo avanti nella sicurezza dei reattori. Si prevede che l’High-Assay Low-Enriched Uranium (HALEU) sarà più facilmente disponibile, convertendosi in un componente cruciale per la prossima generazione di reattori. Inoltre, il combustibile TRISO (acronimo di TRi-Structural ISOtropic Particle Fuel), riconosciuto per la sicurezza e per le prestazioni, sarà prodotto commercialmente e distribuito da X-energy.
È doveroso evidenziare che si stanno considerando anche i combustibili al torio per i potenziali vantaggi in termini di riduzione dei rifiuti e di resistenza alla proliferazione. Ancora, si sta cercando di far progredire le tecnologie di riciclaggio del combustibile nucleare, senza dimenticare che innovazioni come la stampa 3D – per progetti di combustibile complessi e tecniche di modellazione avanzate per le previsioni delle prestazioni – miglioreranno ulteriormente l’efficienza e la sicurezza delle operazioni nucleari.
Entro la fine del 2025 si prevedono, altresì, progressi nell’integrazione di questi combustibili avanzati nei sistemi nucleari esistenti e futuri in modo da favorire l’efficienza e la sostenibilità nel settore.
Nuovi attori globali nel settore dell’energia nucleare – Diversi paesi stanno lavorando attivamente per diversificare i loro portafogli energetici, puntando sull’energia nucleare e, precisamente:
Indonesia – – Sta portando avanti i suoi piani per l’energia nucleare con l’obiettivo di contribuire al settore con 5,3 GW entro il 2032, con l’inizio dei lavori previsto nello stesso anno.
Malesia – Alla fine del 2024 ha annunciato la propria intenzione di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, sviluppando capacità di energia nucleare.
Kazakistan –È pronto a prendere decisioni chiave in merito alla costruzione di tre centrali nucleari e entro fine 2025 individuare sia il sito dove costruirle sia le partnership tecnologiche internazionali.
Polonia – La prima centrale nucleare commerciale della Polonia – parte di una strategia aggiornata per l’energia nucleare – dovrebbe iniziare le operazioni nel 2036 ed inizio lavori di costruzione nel 2028.
È doveroso evidenziare che ognuno di questi Paesi è guidato da obiettivi di sicurezza energetica, di sostenibilità e di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Produzione di idrogeno pulito tramite energia nucleare – La produzione di idrogeno pulito, tramite energia nucleare, sta progredendo, basandosi su reattori nucleari che forniscono sia l’elettricità sia il calore necessari per un’elettrolisi efficiente. In tal senso, diversi sono i progetti degni di nota che guidano questo sforzo, tra cui: il Nine Mile Point di Constellation negli Stati Uniti; le iniziative di EDF in Francia; l’HTTR in Giappone.
Inoltre, è doveroso evidenziare che esistono incentivi fiscali in termini di crediti d’imposta – ad esempio negli Stati Uniti – per facilitare la capitalizzazione dell’infrastruttura nucleare esistente per produrre idrogeno in modo efficiente.
È importante sottolineare che, ad esempio negli Stati Uniti, esistono incentivi fiscali sotto forma di crediti d’imposta per promuovere l’uso dell’infrastruttura nucleare esistente per produrre idrogeno in modo efficiente.
Nei prossimi anni, ci aspettiamo innovazioni tecnologiche che potrebbero ridurre i costi di produzione dell’idrogeno, ampliandone le applicazioni nei settori industriali, nei trasporti e nello stoccaggio di energia. I progetti futuri di reattori potrebbero ottimizzare la generazione di idrogeno, e si prevede che entro la fine del 2025 diversi progetti pilota saranno operativi. Un quadro politico più chiaro potrebbe incentivare gli investimenti, mentre i progressi nella tecnologia dell’elettrolisi e l’attenzione alle preoccupazioni pubbliche saranno cruciali. Inoltre, l’integrazione con l’energia rinnovabile potrebbe rafforzare il ruolo dell’idrogeno nel mix energetico pulito a livello globale. Pertanto, sebbene l’idrogeno prodotto da energia nucleare non sia ancora ampiamente diffuso, è previsto che nel 2025 diventi una componente chiave nelle strategie energetiche sostenibili.
Bharat Small Reactor (BSR) – I Bharat Small Reactor (BSR) sono destinati a rivoluzionare l’impiego dell’energia nucleare in India, concentrandosi sulla decentralizzazione della produzione di energia per le industrie ad alta intensità energetica – quali l’acciaio e il cemento – supportando, al contempo, gli obiettivi di decarbonizzazione più ampi del Paese. In quest’ottica va interpretata la partnership strategica tra il governo indiano e l’industria privata, con l’obiettivo di aumentare la capacità nucleare da 8.180 MW a 22.480 MW entro il 2031-32 e 100 GW entro il 2047.
E’ doveroso evidenziare che i BSR si basano sulla tecnologia Pressurized Heavy Water Reactor (PHWR) da 220 MW, adattata per produrre unità più piccole e flessibili. Il Bhabha Atomic Research Centre (BARC), situato a Mombai, sta guidando la ricerca su questa promettente nuova tecnologia. Inoltre, la Nuclear Power Corporation of India Ltd (NPCIL) ha emesso delle Request for Proposal (RFP) per coinvolgere il settore privato nel finanziamento e nella costruzione dei BSR. La scadenza per la presentazione delle RFP del 31 marzo 2025 testimonia l’urgenza di procedere con questa iniziativa e si ritiene che entro la fine del 2025, gli accordi potrebbero essere finalizzati, aprendo la strada alla costruzione o alla pianificazione dettagliata dei progetti BSR, oltre a contribuire alla sicurezza energetica dell’India, agli sforzi di decarbonizzazione e all’indipendenza energetica regionale.
Turchia: crescono le ambizioni nucleari – La Turchia mira a raggiungere una capacità nucleare di 20 GW entro il 2050, principalmente attraverso la centrale nucleare di Akkuyu a Mersin, gestita dalla russa Rosatom. Questo impianto comprende quattro reattori VVER-1200, progettati per fornire una capacità totale di 4.800 MW. La centrale inizierà a funzionare parzialmente quest’anno e raggiungerà la piena operatività entro il 2028.
La Turchia, oltre ad Akkuyu, ha piani ambiziosi per altre centrali nucleari, tra cui il progetto Sinop sul Mar Nero, con la collaborazione di Rosatom dopo il successo di Akkuyu. Inoltre, la Turchia sta valutando un ulteriore impianto in Tracia e, a tal proposito, ha intrapreso colloqui con la società cinese State Power Investment Corporation (SPIC). Parallelamente, la Turchia sta sviluppando quadri normativi per migliorare i protocolli di sicurezza e le risposte alle emergenze nel settore nucleare.
Africa: continua l’espansione dell’energia nucleare in Africa – L’Africa sta rapidamente aumentando la sua attenzione sull’energia nucleare per guidare lo sviluppo economico e ridurre la propria dipendenza dai combustibili fossili. Di fatto, diverse nazioni africane stanno avviando progetti di energia nucleare e, precisamente vediamo lo stato dell’arte.
Ruanda – Il Rwanda Atomic Energy Board ha sottoscritto accordi con Nano Nuclear Energy e Dual Fluid Energy, in termini di piccoli reattori modulari e di un reattore sperimentale.
Sud Africa – Lo sviluppo di SMR ha acquisito un notevole slancio a fronte del progetto di HTMR-100, che ha garantito un accordo di finanziamento di 9 miliardi di ZAR (480 milioni di USD) tra le aizende sudafricane Koya Capital e Stratek Global.
Ghana – Nel Paese è statolanciato il primo Regional Clean Energy Training Centre dell’Africa, sviluppato in collaborazione con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e la Ghana Atomic Energy Commission (GAEC). Il centro si occupa di formare professionisti esperti nella gestione di progetti di energia nucleare in tutta l’Africa. Inoltre, al 26° Congresso mondiale sull’energia a Rotterdam, Nuclear Power Ghana e la cinese CNNC Overseas Limited hanno formalizzato un accordo di cooperazione per l’implementazione di un progetto di energia nucleare Hualong One (HPR-1000).
Egitto – La società russa Rosatom, nel 2024, ha completato circa il 30% del progetto della centrale nucleare di El-Dabaa.
Conclusione
L’aumento della domanda globale di elettricità ha stimolato un rinnovato interesse in termini di costruzione di nuove centrali nucleari, di estensione della vita utile degli impianti esistenti e persino della riapertura di strutture precedentemente chiuse. Di conseguenza, il 2025 si prospetta come un anno di trasformazione per il settore dell’energia nucleare, grazie ai progressi tecnologici, alle riforme normative e alle collaborazioni internazionali. Inoltre, a fronte del crescente sostegno per le soluzioni energetiche pulite e di una maggiore enfasi sulla sicurezza energetica, l’energia nucleare è pronta a svolgere un ruolo fondamentale nel definire il futuro del panorama energetico. Ancora, mentre questi sviluppi prendono forma, aziende e governi devono rimanere flessibili e proattivi, cogliendo le opportunità per sfruttare appieno il potenziale dell’energia nucleare verso un futuro sostenibile e prospero.
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