Dopo quattro anni dalla chiusura del reattore, le due torri di raffreddamento della centrale nucleare di Gundremmingen, in Baviera, sono state demolite davanti a un parterre di circa 30.000 spettatori. L’operazione ha richiesto, da parte dell’operatore dell’impianto, RWE, e dei tecnici, oltre un anno di pianificazione e la realizzazione di mille fori sul corpo delle strutture per le cariche esplosive.
Tutto è andato secondo i piani. Tre esplosioni hanno causato il crollo di 56.000 tonnellate di cemento armato: la prima per allontanare l’eventuale presenza di fauna selvatica nella zona, la seconda e la terza, intervallate da 15 secondi, per abbattere le torri.
La fase di dismissione proseguirĂ almeno fino al 2030. Una volta completata, il sito sarĂ riconvertito da RWE come impianto di batterie per immagazzinare l’energia solare. E’ inoltre prevista la costruzione di un impianto fotovoltaico e di una nuova centrale elettrica a gas.
La centrale nucleare era gestita da Kernkraftwerk Gundremmingen GmbH, una societĂ congiunta di RWE Power AG (75%) e PreussenElektra (25%). L’unitĂ A, un reattore ad acqua bollente (BWR) da 237 MWe, è stata la prima grande centrale nucleare in Germania. Ha operato dal dicembre 1966 al gennaio 1977, quando è stato chiuso a seguito di un incidente di corrente. Le unitĂ B&C, entrambe BWR da 1.248 MWe, sono entrate in funzione nel 1984.










 
                                    








