Google e la start-up statunitense Commonwealth Fusion Systems (CFS) hanno annunciato una nuova e ambiziosa alleanza finalizzata a sviluppare, distribuire e scalare l’energia da fusione, considerata come una delle fonti più promettenti per un futuro energetico sostenibile.
Nell’ambito dell’accordo, Google ha firmato un contratto di acquisto di energia (PPA) per 200 megawatt elettrici (MWe) provenienti dalla futura centrale ARC di CFS, la cui messa in funzione è prevista nei primi anni 2030 nella contea di Chesterfield, Virginia.
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L’intesa prevede inoltre per Google un’opzione per attingere energia da eventuali ulteriori centrali ARC realizzate in seguito.
Fondata nel 2018 come spin-off del Massachusetts Institute of Technology (MIT), CFS è impegnata nello sviluppo di dispositivi a fusione proprietari e attualmente sta costruendo SPARC, un tokamak compatto ad alto campo magnetico che rappresenta il precursore tecnologico della centrale ARC.
Il punto di forza di SPARC risiede nei suoi superconduttori ad alta temperatura (HTS), che abilitano l’uso di magneti potentissimi e compatti, con potenziali applicazioni anche in altri settori della fusione.
Google, già azionista della società dal 2021, ha ora deciso di rafforzare la propria partecipazione strategica, sebbene i termini finanziari dell’operazione non siano stati resi pubblici.
“Scommettendo su questa tecnologia innovativa, speriamo di accelerare il percorso verso l’energia da fusione commerciale. Questa collaborazione rappresenta un passo decisivo nella lotta al cambiamento climatico e nell’approvvigionamento energetico pulito del futuro”, ha dichiarato Michael Terrell, Head of Advanced Energy di Google.